La resistenza di un anello in legno
Una delle domande più frequenti di chi mi contatta per richiede informazioni sugli anelli in legno è: quanto è resistente l’anello?
Sarebbe molto difficile poter dare una risposta realmente accurata a questa domanda poichè andrebbero considerate molte variabili: la durezza del legno, che è un materiale eterogeneo, è influenzata, ad esempio, anche da fattori ambientali, come l’umidità in esso contenuta, la sua provenienza, il tipo di stagionatura che ha subito, eccetera.
E’ possibile, però, affermare che: il legno NON ha la resistenza del metallo, ma è molto più bello, almeno per quanto mi riguarda.
I vari tipi di legno
Le essenze di legno disponibili per gli anelli hanno caratteristiche diverse fra loro in termini di robustezza.
Alcune essenze sono molto dure e compatte per natura (ebano, legno serpente, ziricote), altre, pur appartenendo alla macro famiglia dei legni duri, sono più fragili per la loro densità delle fibre (le querce ad esempio).
Fra le possibilità di personalizzazione degli anelli vi è una misura che non può essere scelta dal cliente: lo spessore.
Questo parametro viene infatti stabilito, per ogni singolo anello, in fase produttiva: si tiene conto del tipo di legno, della sua stagionatura, e, nei limiti del possibile, anche della persona a cui l’anello è destinato: gli uomini, in genere, richiedono qualche decimo di millimetro in più.
L’importanza della taglia corretta
Poiché più delicato rispetto ad un anello in metallo, il mio consiglio è quello di scegliere una taglia comoda, per permettere all’anello di poter essere sfilato senza sforzi.
La chiusura della mano ” a pugno” gonfia notevolmente il dito e questo potrebbe provocare una considerevole sollecitazione sull’anello.
La finitura applicata, sempre realizzata con prodotti naturali, è soggetta ad usura e per preservarne l’integrità il più a lungo possibile, è opportuno sfilare l’anello ogni volta che è possibile.
Il trattamento consolidante
Per aumentare notevolmente la robustezza del legno è possibile applicare un trattamento consolidante, realizzato con resina acrilica disciolta, completamente trasparente e molto dura allo stato solido.
Viene calcolata la percentuale di umidità contenuta nel legno, quindi, se necessario, si cerca di disidratarlo il più possibile.
In una apposita camera per sottovuoto l’anello viene quindi messo in immersione di resina, precedentemente disciolta in soluzioni specifiche per ogni tipologia di legno disponibile: attraverso la generazione di una pressione negativa, l’aria contenuta nel legno viene forzata ad uscire e sostituita con la resina.
Una volta indurita, la resina avrà impregnato il legno in profondità e lo renderà molto più resistente.
Per quali tipi di legno è consigliato il trattamento?
Sicuramente per i legni con alta porosità, quelli cioè a poro molto aperto.
Tuttavia il processo sopra indicato viene realizzato in funzione del legno da trattare e vengono applicati specifici accorgimenti per ognuno di essi.
Nel caso di dubbi puoi sempre contattarmi.
Perchè questo trattamento è facoltativo?
Si preferisce lasciare al Cliente la possibilità di poter decidere consapevolmente.
Generalmente, chi sceglie il legno conosce e apprezza le sue caratteristiche e potrebbe preferire un prodotto nella sua più totale naturalezza.
Inoltre questo trattamento richiede tempo e costi aggiuntivi, motivo per il quale viene lasciata libertà di scelta.
La resina come alternativa
La resina epossidica, utilizzata come materiale per gli anelli, e molto resistente per natura.
Presenta molte similitudini con il legno e con essa posso essere creati pezzi unici e molto originali.
Vengono inoltre scelte materie prime di altissima qualità, completamente atossiche e sicure.
GLI ANELLI IN RESINA