La cera d’api è il prodotto delle api mellifere le quali, in natura, se ne servono per costruire il favo dei propri alveari.
Come derivato del petrolio, invece, assume il nome di paraffina e la troviamo comunemente nelle candele, dopo opportuna purificazione.

 

Cos’è e dove si compra

Pura cera d'api solida
Pura cera d’api solida

Utilizza sin dai tempi molto antichi, in commercio si trova in barattoli pronti all’uso, sia in pasta che in emulsione liquida, oppure in blocchi da disciogliere a bagnomaria.
La possiamo acquistare in tutti i negozi che vendono vernici, nelle mesticherie, o presso i brico.
Se cerchiamo un prodotto assolutamente naturale bisogna prestare attenzione affinché, nelle caratteristiche tecniche riportate sulla confezione o sulla scheda tecnica da chiedere al commerciante, essa risulti pura, ovvero composta da sola cera d’api o al massimo addizionata con altra cera di origine vegetale (quella di carnauba è la più diffusa).

La c’era d’api è un ottimo protettivo per il legno, ha un buon potere lucidante e conferisce al legno una piacevole sensazione di morbidezza al tatto.
Inoltre, è molto semplice da applicare. Il contro è che, a seconda delle condizioni atmosferiche a cui è sottoposto il manufatto, perde relativamente in fretta il suo aspetto lucido (non invece la sua azione protettiva) e si sporca con facilità.

 

La finitura a cera

I risultati migliori e più duraturi si ottengono dalla cera in pasta, ma il metodo di applicazione è molto simile a quella liquida.
Dopo aver accuratamente pulito la parte da trattare, bisogna applicare con un panno di cotone un piccolo quantitativo di cera e massaggiarla delicatamente fino a che non sarà stesa in modo uniforme su tutto la superficie.

Si lascerà quindi asciugare qualche ora (a seconda delle istruzioni riportate dal produttore) ed infine si procede alla lucidatura con un panno pulito, possibilmente di lana, con movimenti circolari e uniformemente lungo tutta la superficie.
Per mantenere un aspetto lucido nel tempo consiglio di ripetere questa operazione ogni 6-12 mesi.

E’ importante sapere, infine, che, su un prodotto trattato precedentemente a cera, non è possibile applicare direttamente lo smalto ma dovremo preventivamente rimuovere lo strato ceroso con un prodotto decerante altrimenti la vernice non aderirà.

 

Scopri di più: le vernici naturali nel mio laboratorio.

 

Condividi questa pagina

Disclaimer e Condizioni

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post.Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. I contenuti su questo blog sono rilasciati con licenza CCPL Creative Commons, Attribuzione  - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0. Conosci i tuoi diritti qui.

Un pensiero su “La cera d’api

  1. Antonino Figura dice:

    Buongiorno e complimenti!
    Se possibile vorrei qualche consiglio per la preparazione di un encausto di cere.

    Grazie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.