Oggi scopriamo insieme quale è il “viaggio” del legno.
Siamo tutti abituati a vederlo protagonista di splendidi oggetti, gioielli e mobili, ma quanta strada ha fatto prima di arrivare nelle nostre case (e nel nostro portagioielli)?
Scopriamo il ciclo completo di lavorazione del legno, che come già possiamo intuire inizia molto prima del suo arrivo in laboratorio.

Abbattimento e selezione del legno

Il primo passo avviene con l’abbattimento della pianta, che richiede la massima precisione e un profondo rispetto per l’ambiente circostante.
In questo primo passaggio non è racchiuso solo l’avvio del ciclo di produzione, ma anche tutte quelle caratteristiche che contribuiscono a dare a questa materia prima il diritto di definirsi sostenibile.
Non possiamo mai sottovalutare questo aspetto, e dobbiamo sempre assicurarci che il legname provenga da foreste gestite responsabilmente, ovvero da luoghi in cui, per ogni albero abbattuto, ne vengono piantati altri.
Quel legno che noi amiamo tantissimo per il suo aspetto unico è anche un importante risorsa per l’ambiente, in quanto contribuisce a mitigare l’impatto di Co2, quindi è fondamentale avere la sicurezza che gli alberi abbattuti vengano sostituiti.

A questa prima fase segue la selezione del legno, ovvero quel momento in cui ogni pezzo viene esaminato accuratamente.
Solo il legname in grado di soddisfare standard qualitativi elevati verrà scelto, e inizierà il suo viaggio verso il luogo di lavorazione.

Trasporto e prima lavorazione del legno

Dal bosco/foresta in cui è stata abbattuta la pianta inizia il suo “viaggio” verso il luogo di destinazione, dove verrà sottoposta a un processo di lavorazione iniziale.
Ovviamente un aspetto da non sottovalutare riguarda i vantaggi derivanti dalla scelta di legni italiani.
Nel nostro Paese abbiamo moltissime varietà botaniche in grado di soddisfare l’aspetto estetico e, sebbene talvolta sia ammesso “cedere” all’eleganza di legni esteri pregiati come il wengè, sarebbe importante preferire sempre legni italiani.
In questo modo andremo a favorire quella filiera corta del legno che consente di ridurre le emissioni di Co2 nell’atmosfera, ma anche favorire la bio-economia forestale.
D’altronde il tiglio, il tasso, il rovere o l’ulivo non hanno niente da invidiare ai più pregiati legni esteri.

Giunto a destinazione, il legno viene sottoposto a trattamenti preliminari essenziali, tra cui la rimozione della corteccia.
Con questo passaggio il materiale viene preparato per le lavorazioni successive, compreso il taglio in sezioni maneggevoli, che ne facilita la manipolazione.

Questi primi trattamenti sono cruciali per garantire al legno la capacità di trasformarsi in prodotti finiti di qualità.
La rimozione della corteccia e il taglio iniziale stabiliscono le fondamenta per una lavorazione accurata, assicurando che ogni pezzo di legno possa essere pronto per avviarsi alla fase di trasformazione in manufatti di valore.

Essiccazione e stagionatura del legno

Il pezzo di legno è finalmente pronto per essere lavorato? Assolutamente no.
Prima dovrà essere sottoposto a una fase di essiccazione e stagionatura, che permetterà a questa materia “viva” di rilasciare l’umidità in eccesso.
Questi due processi sono indispensabile per garantirsi manufatti belli e duraturi nel tempo, in quanto un manufatto in legno non essiccato finirebbe per sviluppare deformazioni e crepe dovute al suo restringimento successivo.
Nessuno di noi vorrebbe avere in casa un mobile che tende a deformarsi, o un gioiello che possa reagire alle variazioni di umidità creando antiestetiche crepe.

La stagionatura può avvenire con metodi naturali o attraverso trattamenti in ambienti controllati. Nel primo caso possono essere necessari anche alcuni anni per raggiungere la percentuale di umidità desiderata.

Lavorazione finale del legno

Il “viaggio” del legno può dirsi quasi finito quando il materiale raggiunge l’azienda o il laboratorio artigianale dove verrà sottoposto alla lavorazione finale.
Tuttavia per compiere anche quest’ultimo passo è necessario che la persona o le persone che “prendono in carico” il pezzo di legno siano in grado di riconoscerne le caratteristiche e individuare le migliori lavorazioni che possano esaltarne appieno la bellezza.

Tagli di precisione, assemblaggi e sapienti modellazioni riusciranno a dare a ogni pezzo di legno la forma esclusiva di oggetti e gioielli di design.

Una volta che il legno ha assunto la sua forma definitiva, arriva il momento di occuparsi della finitura.
Abbiamo visto che il processo per ottenere manufatti (e gioielli) in legno che sappiano soddisfate tutti i requisiti di sostenibilità è davvero lungo e complesso.
Non vogliamo certo rischiare di rovinare tutto ciò che è stato fatto fino a questo momento con vernici, oli e lacche sintetiche, vero?
Per mantenere inalterata quella stupenda qualità sostenibile dei nostri manufatti in legno, e al tempo stesso esaltarne la bellezza naturale e aumentarne la resistenza, è possibile utilizzare vernici naturali per il legno, che vengono prodotte artigianalmente.

Nel nostro laboratorio da sempre crediamo e cerchiamo di valorizzare questo materiale così prezioso, con un ciclo di lavorazione del legno capace di incarnare molto più della semplice trasformazione di una risorsa naturale in un prodotto finito, ma che sappia dare a ogni nostra creazione il diritto di fregiarsi di gioiello sostenibile.

Indossare un gioiello Artamin significa poter sfoggiare un prezioso capace di valorizzare ogni outfit, e di farlo nel massimo rispetto dell’ambiente che ci circonda.

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